martedì 18 ottobre 2016

a nome loro



di e con Daria Anfelli   musica dal vivo Giovanni Ferro  luci e video Piet Paeshuyse

Recital con immagini e musica dal vivo, nel quale il ricordo diventa diretto,famigliare e struggente e evoca con forza un mondo che è scomparso per sempre, ma resta vivo nella lingua, nella cucina, nei sapori, nelle canzoni, nella insanabile nostalgia degli esuli.

Racconti in prima persona e brani di diari, canzoni, ricette di cucina, ricordi, bagagli, abbandono, umiliazione, nostalgia di tutto, della terra, dei nomi, del mare. degli odori, della casa, dei vecchi e degli amici rimasti là, smarrimento per  l'insensata violenza e i giochi di potere che cancellano persone, diritti, proprietà famiglie, relazioni, radici. Mio padre, mia nonna che accanitamente continuano dopo l'esilio a preparare conserve, confetture, cetrioli, minestre e palacinche, che attraverso i sapori evocano la cittadinanza e mantengono i sensi aperti al ricordo, al piacere di un mondo che invece è perduto per sempre.



Ogni identità è anche orribile, perché per esistere deve tracciare un confine e respingere chi sta dall'altra    parte...I confini chiedono spesso sacrifici di sangue, provocano morte...
Claudio Magris